“Che cos’è poesia? Spunti di vista per abitare poeticamente il mondo” di Cecilia Martino: un saggio che risveglia lo sguardo
- Cecilia Martino

- 12 dic
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 giorno fa

“Che cos’è poesia? Spunti di vista per abitare poeticamente il mondo” di Cecilia Martino è un testo che non mira a spiegare tecnicamente la poesia, ma a restituirle il suo carattere originario di esperienza, di gesto, di presenza. Fin dalle prime pagine emerge la natura profondamente viva di questo progetto, nato da oltre dieci anni di riflessioni, appunti e meditazioni condivise dall’autrice attraverso il suo blog: ilmestieredeldare.
L’autrice non impone mai un sapere, né pretende di definire qualcosa che, per sua natura, sfugge a qualunque definizione rigida; la poesia, afferma, è un modo di stare al mondo, è la capacità di guardare ciò che abbiamo davanti a noi con attenzione, con gentilezza, con stupore. La poesia come visione, dunque, prima ancora che come scrittura; l’autrice invita infatti il lettore a riconsiderare il proprio rapporto con il linguaggio: le parole non sono strumenti per afferrare il mondo ma soglie che lo lasciano respirare. La poesia non spiega ma apre; non descrive ma trasforma.
Uno dei meriti dell’autrice è la sua capacità di rendere accessibili concetti complessi, senza però banalizzarli: le parole di filosofi come Heidegger, di poeti come Rilke e di mistici orientali entrano nel flusso narrativo non come autorità accademiche ma come compagni di viaggio. Diventano ponti verso un’idea di poesia che si intreccia con la spiritualità, la meditazione, lo yoga, la ricerca dell’originario; ogni riferimento appare naturale, organico, parte di un discorso che non vuole erigere teorie ma evocare possibilità.
I capitoli dedicati al linguaggio poetico come etica del quotidiano rappresentano alcuni dei momenti più potenti del libro: l’idea di “fare anima”, di coltivare un ascolto differente, di abitare il silenzio da cui nascono le immagini, apre orizzonti che vanno ben oltre l’intento letterario. È una filosofia di vita: quella che riconosce nella fragilità, nell’intuizione, nell’imperfezione – illustrate anche attraverso l’estetica del “wabi-sabi” – non qualcosa da correggere ma da contemplare ed esaltare.
La scrittura di Cecilia Martino è limpida, calda, profondamente umana; scorre con un ritmo che ricorda il respiro della meditazione: non incalza, non forza, non pretende. Chi legge si trova spesso a rallentare, a prendere una pausa per far sedimentare un’immagine o un pensiero, a essere totalmente presente con la mente e con il cuore.
“Che cos’è poesia? Spunti di vista per abitare poeticamente il mondo” ci invita a tornare all’essenziale, e ci ricorda che la poesia non è un oggetto da comprendere ma un’esperienza da vivere intensamente; abitare poeticamente il mondo significa, in fondo, riconoscere la bellezza fragile che vibra in ogni cosa, e permetterle di parlare attraverso di noi.
Marcella Senna - LiquidArte Magazine





























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