"Un qualsiasi giorno a Varanasi" Ricerca di se stessi e rinascita nel libro di Cecilia Martino
- Cecilia Martino

- 7 nov
- Tempo di lettura: 3 min

Poesia, emozione, ricerca, domande e risposte. E una India polverosa e magica , rituale, ricca di spiritualità, e densa di colori e di riflessioni. Presentato a Roma (6 novembre), negli spazi di Bibliothè che profuma di India, tra una tisana e pasticcini dolcissimi, il libro di Cecilia Martino "Un qualsiasi giorno a Varanasi", città della luce, della vita e della morte. Una esperienza di vita , un confronto con la morte per rinascere. "Sono a Benares, la città più sacra e temibile, dell'India, il luogo che mi dovrà insegnare che anche la morte è amore- sottolinea l'autrice.
Parliamo di un piccolo libro denso di storie, di emozioni, di abbandoni, di ricerca, di spiritualità e devozione, di domande, di risposte , di confronti tra la vita e la morte. Ma ricco anche di colori, di suoni, di profumi, di danze, di giochi, di allegria. Di caos e di silenzi.
Cecilia Martino, giornalista, scrittrice, poetessa e insegnante di Yoga, in " Un qualsiasi giorno a Varanasi" ci racconta il suo viaggio nella città della luce a lungo desiderato , e con impeto e passione avvolge il lettore nella sua scoperta della città e dei suoi riti, nei suoi momenti di misticismo e di abbandono.
Cecilia, oltre a essere scrittrice e giornalista, è anche e soprattutto una viaggiatrice e con questa sua opera ci parla anche di cosa vuol dire viaggiare per capire, per conoscere, per portarsi davvero via qualcosa del paese visitato e amato. Il suo è un viaggio imperfetto , non confezionato, un viaggio di ricerca aperto dove la condizione primaria è abbandonarsi all'avventura , che può portare emozioni profonde e anche delusioni. E come scrive l'autrice stessa “ chi pensa troppo è perduto”. Bisogna saper immergersi senza schemi. In questo viaggio che ha ispirato il libro, e che risale al 2014, Cecilia si è accompagnata con un piccolo gruppo ma ha avuto tanta libertà per vivere esperienze personali , e ha goduto di una sistemazione non standardizzata ma a casa del bramino, un buon punto di inizio per vivere Varanasi e i suoi riti sotto gli occhi di Brahma, Vishnu e Shiva (la Trimurti secondo l'Induismo).
L'autrice ha fatto numerosi viaggi in India e dintorni cogliendone le varie anime, e sfumature. Ma, almeno finora, è Varanasi che l'ha spinta a mettere nero su bianco, a scavare nel suo taccuino di viaggio e nella sua anima, per regalare le sue scoperte ed emozioni più profonde ai lettori: un viaggio nato da una esigenza interiore, dal trovare delle risposte alla paura della morte, che significa distacco, perdita, per comprendere il rapporto tra visibile e invisibile.
Più si legge e si rilegge il libro (perché si presta a più letture), più si evidenziano aspetti di questa città colta, tra l'altro, nell'allegria della festa Holi, colorata e trasgressiva. E tanti sono gli scorci , i momenti, le emozioni e lo spirito della città che raggiungono in forma " poetica" il lettore: i riti quotidiani della casa del bramino, le cerimonie sul Gange, le cremazioni quotidiane, dove la vita e la morte si incontrano , la navigazione sul Gange, le sue acque sacre e morbide che regalano espiazione, albe e tramonti, la visita ai principali templi dove la devozione scorre ininterrotta....
Il libro, nato all'inizio come come un e - book, e letteralmente "sgorgato", come racconta la stessa autrice, all'ombra di due fiumi, il Gange e il Po, ha poi spinto l'autrice nel 2024 a trasformarlo in cartaceo, un modo per tenere e trattenere in mano le mille emozioni che vagano di pagina in pagina.
La presentazione, che ha visto a fianco dell'autrice Ester Paparozzi Ippolito, direttore di Ballareviaggiando.it, si è conclusa negli spazi intrisi di cultura indiana di Bibliothè, con una cena dai sapori ayurvedici, armonia di colori e sapori.
“ Dedico questo libro a tutti coloro che lo leggeranno” (Cecilia Martino)






























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